mercoledì 22 agosto 2012
Meglio sciovinisti che sciocchi
Stiamo diventando degli economi da quattro soldi, attenzione perchèc'è scritto economi, non economisti, stiamo diventando dei tirchi irresponsabili senza soldi e tutto a causa delle menzogne di Stato. Stanno facendo tirare la cinghia ai cittadini facendo passare la teoria per cui i servizi e consumi siano uno spreco ed a fronte di tali sprechi occorre pagare imposte inique caricate sul groppone dei cittadini spreconi. In realtà è proprio l'edonismo e l'egoismo di pochi a causare questa finta crisi del debito, hanno generato dei flussi finanziari economicamente insostenibile con delle leve teoriche che sono state in grado di moltiplicare i capitali fino a a 100 volte quelli realmente posseduti, ovviamente tale moltiplicazione necessita di danaro contante e questo danaro viene costantemente drenato dalle tasche dei cittadini, unici veri risparmiatori e possessori del bene di scambio chiamato carta moneta. Tanti hanno parlato del debito infinito, in molti modi è stato spiegato, oggi lo si sta subendo e questo è il nuovo ordine mondiale. Sembra una tragedia a cui è impossibile porre rimedio, in realtà non è cosí, la soluzione è semplicissima, tassare le rendite finanziarie con percentuali pari a quelle applicate per i lavoratori, stampare carta moneta, avviare politiche keynesiane di lavori pubblici ed infrastrutture, eliminare i costi della politica rendendo le attivitá a favore della repubblica a titolo gratuito, statalizzare le imprese strategiche imponendo tetti massimo stipendiali ai dirigenti e rotazione biennale degli stessi, applicare una politica di detrazioni e deduzioni per tutti i beni voluttuari e non acquistati dai cittadini virtuosi, in fine favorire una politica della natalità con incentivi alle famiglie numerose attraverso un incremento del reddito pari al 20% del guadagno lordo per ogni figlio, limitando ovviamente tale diritto ai soli cittadini della Repubblica, di qualsiasi provenienza, ma CITTADINI con diritto politici e sociali riconosciuti a norma di legge, conoscitori della lingua italiana ed incensurati. Proposte populiste? Atteggiamento sciovinista? Se il buon senso merita anche questi due aggettivi allora chi scrive puó essere serenamente giudicato sciovinista e populista. Amen
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Nel singolo siamo tutti sciovinisti, perché questi ragionamenti (vogliamo definirli come un tempo, "della serva"?) nel nostro piccolo li facciamo tutti.
RispondiEliminaEconomi si nasce, economisti si diventa; e dal momento che lo si è diventati si esce dalla strada della logica per inventare algoritmi complicati, appositamente creati per demolire il vecchio buon senso.
Sciovinisti, populisti, retrogradi? Sì!