giovedì 18 agosto 2011

Un inganno di mezza estate.

A mezza estate si riflette e ci si inganna, ecco che scrivendo si comprende questo, di vivere in un grande inganno, non si cerca la causa di questa mistificazione incause terza, ma la si cerca in se, la colpa degli inganni è infatti sempre di chi li subisce, consapevole vittima di un suicidio nascosto dietro l'alibi dell'altrui colpa.Siamo abituati ad ingannare per primi noi stessi,siamo abituati a mentire alla nostra anima ed in questa situazione di precarietà iniziamo a mentire al mondo intero.D'altronde chi siamo noi per poter rinunciare a cotanta verità, persino Gesù Cristo cadde in tale condizione, persino il Figlio di Dio consapevole della sua fine tentò di superare tale condizione, per poi aprire gli occhi e chiedere al Padre di allontanare dal suo cuore il calice amaro della paura. Maledetta paura di soffrire che ci fa precipitare nell'inganno, come un cane che rincorre la propria coda, quasi fosse una cura ed invece non è altro che una droga nella quale troviamo unicamente una folle dipendenza.

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